Quel meriggio Madame Butterfly, si sentiva persa nei suoi gorghi, intrappolata dalle solite incombenze quotidiane, il grigiore di giorni e pensieri medesimi ingrigivano la sua mente al pari dei fiori del suo kimono… nulla a colorarle quel suo giardino di vita ben curato, dal sapore ordinatamente Zen. Girovagava senza meta… così come i suoi pensieri inerti e persi per i sentieri della mente distratta dai raggi dal sole obliquo e dalle ombre incombenti, quando una vetrina insolita assorbì il suo sguardo e rapì la sua attenzione… fu attratta da…
Lui… Daruma!
Cominciò ad osservarlo lieve… da lontano… la vetrina si trovava all’altro lato di una stradicciola, ai margini della città… un luogo, o meglio un non luogo… e per di più un angolo dimenticato dal mondo… giaceva così quasi in solitudine… solitudine non perché fosse solo, ma… perché tanto diverso nel suo mostrarsi… Lo osservò con estrema riverenza, con la delicatezza del suo dolce sguardo… piano, piano, non attraversò subito la strada per non incombere con la sua ombra sulla vetrina… le sembrava inopportuno… voleva guardarlo senza essere vista… così illuminato da quel raggio di sole che da dietro un nuvola colpiva dritta l’oggetto in vetrina… come un sapiente gioco di luce di un faretto spot appositamente collocato…
Sapeva che si trattava solo di un oggetto inerme e che non poteva sentirla, anche se lei fosse andata, vicino, vicino… ma anche gli oggetti hanno un’anima… e si sa l’anima è oltre il tempo, oltre lo spazio, oltre il pensiero… e la sua anima era desta… e la sentì… la sentì attraversare la strada senza fare rumore… ormai lei era così vicina che la proiezione della sua ombra oscurava il suo vedere…
Il suo incedere gli apparve goffo, inappropriato, il suo chiedere chi fosse, cosa fosse e che ci facesse lì… gli sembrò stupido, inopportuno, ma la grazia del gesto come aprì la mano verso l’esterno con movimento così compito e aggraziato da mostrarle il fascino di un polso sottile che allungava la mano verso di lui quasi volesse accarezzarlo… e poi ripiegarsi all’interno… come una geisha nell’atto di versare il tè…
Sentì la sua delicatezza, l’inquietudine della sua anima, il suo Nulla, il suo Tutto, udì il fruscio della seta e si chiese come fosse il suono delle sue parole…
e si lasciò scrutare…
Nulla la mondo è più morbido e cedevole dell’acqua,
eppure nulla è superiore ad essa nello scavare ciò che è duro e forte.
In questo essa è insostituibile.
Che il morbido vince il duro,
che il debole vince il forte,
tutti al mondo lo sanno,
ma nessuno sa mettere in pratica questa conoscenza.
Gli esseri umani sono morbidi e flessibili quando nascono,
duri e rigidi quando muoiono.
Gli alberi e le piante sono teneri e flessibili quando sono in vita,
secchi e rigidi quando sono morti.
Perciò il duro e il rigido sono compagni nella morte,
il morbido e il flessibile sono compagni della vita.
Un abbraccio
Ale
Ma è una favola?
Buon giorno Fly…
Francesco
Un daruma che non cade mai, che ostinato torna sempre in piedi. Un daruma simbolo dell’ottimismo, della buona fortuna e di una forte determinazione..il tuo blog mi paice sempre piu’!
Buona giornata
la seta
della cascata
copre il volto
per disegnare
contorni
inaspettatamente
sicuri
l’osservazione
è percepibile
da ogni angolo
il sogno è una carezza
di quest’abito
sepolto e ora risorto
Scritto toccante e accattivante. Inizi a leggere e non riesci e staccartene se non quando sei sicuro di averlo terminato. Ma oltre lo scritto e attraverso lo scritto si delinea la tua anima sotto alcuni aspetti estremamente delicati. E’ un modo formidabile per descriversi. Penso non ci sia modo migliore per conoscere una persona. Il contenuto spirituale che si desume dallo scritto è molto più nutrito dello scritto medesimo.
Un abbraccio.
Ogni volta che leggo un tuo post mi sembra di volare , di elevarmi ad un’altezza in cui posso osservare la delicatezza di un’anima che con le sue sfumature ed i suoi colori esprime se stessa ed il suo sentire, consapevole che alte anime la possono sentire ed incontrare, un abbraccio Alessandra
Scrivo nel blog a volte per disperazione, a volte per gioia estrema, che poi in fondo, a ben pensarci è la stessa cosa. Madama Butterfly ha il pallore di un giglio e il cuore di una Donna. Connubio magico. Un bacio sulle gote rosse. Gas
…Percorso narrativo toccato da magia orientale con soffici pensieri che avvolgono un’atmosfera di dolce mistero…Ammirato…
Molto toccante questo racconto.
Buona giornata da pulvigiu.
ciao daru, anche le farfalle ogni tanto hanno bisogno di chiudere le ali, di fermare il volo, si pensare……………… sono a casa ref
tutti noi diamo per scontato la temporaneità della nostra vita, perchè poi non ci comportiamo di conseguenza? refusi…………ri ciao daru
Ciao Fly,
Ti lascio un caro saluto.
Parto per il brasile dove mi fermerò fino al 16 prossimo.
Ci ritroveremo al mio ritorno.
Abbracci
Francesco
Il tuo blog è molto bello, compresa la grafica (banner-phothohop, immagino). Il personaggio di Madame Butterfly è incantato e magico. Ti ringrazio per le parole gentili.
Cloud_y
“sentì il suo tutto e il suo nulla”… Come capisco!!! Piacere d’incontrarti pure per me!
misteri di alice che ogni tanto si mangia qualche mio commento… ero già passata ed avevo lasciato il mio piccolo segno sotto questo tuo post così delicato e leggero, ma a quanto pare così non doveva essere… ed ora eccomi qui a “scrutarti” ancora per cercare fra le pieghe di quel kimono di seta il tuo nulla ed il tuo tutto… un abbraccio, leggiadra farfalla 😉 Mai.
In quella strada di tutti, in quel viavai spesso meccanico, in quei volti chini, quasi come contassero i propri passi, vi è la quotidiana sensazione di un incontro sperato, quel violento apporre ad un profilo sbadato: E’ mia, è lei, è qui. Le anime hanno un corpo lì, proprio lì, poi passano e tu vai via… Il qualcuno ha avuto l’attimo di una Lei… Era forse nessuno…
complimenti a te il tuo blog sapora di magia orientale, di delicatezza e profumi lontani….. bentrovata farfalla tornero’ a vederti volare terry
Buona domenica da pulvigiu.
Ciao, Come Novizia, ti vedo benissimo, mi piace quello che scrivi e come scrivi.
Grazie di sentire le cose che dici entrando da me, non possono che farmi piacere.
Vieni quando vuoi, mi faresti solo piacere.
Un bacio
c’è da chiedersi che cosa siamo.
Ringrazio tutti per i preziosi contributi e per l’attenzione… prenderò spunto da alcuni commenti per scrivere il prossimo post. In particolare volevo rispondere a Refusi : “credo di non essermi mossa molto da casa…” ma a volte casa non basta… Per questo metto le ali a Madama Butterfly!
Curiosa e interessante la tradizione giapponese delle bambole daruma… Hai già potuto provvedere la tua del secondo occhio? Te lo auguro di cuore. Wild
Un post dedicato all’anniversario dell’11 settembre dal mio
blog della pace per chiederci se ci sarà il giorno in cui i
popoli di tutto il mondo avranno un unico ideale:
vivere in pace.
Ciao da pulvigiu.
hai inteso alla xfazione il mio post…p.s. se ritorni spesso nel mio blog ti abituerai allo sfondo:-)…grazie x il tuo passaggio.