Senza tempo, sospesa
Foglie esili meditano l’ultima danza
gialli presagi o vanità delusa
seccati dal gelo i sogni cremisi
cadono sulla terra angeli di cera
Senza tempo, respira
L’alba digiuna d’esistere,
Privo di bocca l’alito della vita
Cosa resta sull’aia per l’inverno:
Latrati di cane e arpie velate di nero
Senza tempo, sguardi
Evitati da occhi in orbite scavate
Nascosto l’orizzonte brumoso
Eterni silenzi urlati in un istante
Il vento non ha più direzioni
Senza tempo, mani
Scolpite nel marmo, adagiate sul grembo
non toccano, non amano
senza scampo, immortali
il remoto e il futuro sono coetanei
Senza tempo, il divino
coreografia d’umana pietà
del suo afflato l’anima s’innamora ,
il tempo la seduce, amante presuntuoso
si concede , si consuma, s’inganna, s’abbandona
Senza tempo l’anima rimane
Senza tempo… si vive o si muore?
Affascinante “coreografia” con le seducenti variazioni del tempo e dell’anima. Grazie 🙂
Il tempo, in fondo, è solo un illusorio dettaglio.
Un abbraccio.
Paola
Mia cara… ancora una incredibile densità di immagini memorabili.. come se le raccogliessi nell’anima lentamente per poi farle esplodere tutte nel tuo componimento. Una su tutte: se l’alba è digiuna, cosa ci si può aspettare dal giorno? Carestia.
Un forte a abbraccio
D
Silenziosamente , vengo sempre a leggere i versi che trovo sempre originali e pieni di significato. Uno dei pochi blog che seguo. tanti auguri per un anno sereno. gowen