Dalet: ‘delet’ = porta. Il farsi piccoli e il piegarsi di fronte allavolontà di Dio sono la porta della crescita dell’ anima. Si tratta della porta attraverso cui si entra nella creazione, nel mondo materiale. Ma è anche la porta di uscita che riconduce verso il trascendente. Tale porta guida alla conoscenza mistica. La sorvegliano delle entità particolari che tengono lontano l’orgoglioso o colui che ci arriva con motivazioni ambigue. Di questa porta ne parla lo Zohar “Colui che non sa come uscire è bene che non entri neppure”
Avevo nel respiro un volo di farfalle
E nello sguardo la solitudine della sera
la tempra della luce, oro per le tenebre
la guarigione, vista dal di dentro
pareva una porta schiusa, dipinta sul cuore
M’inchinavo allora, ad un luogo stretto
Scrutavo: Oltre la soglia tutto accadeva
Era l’epidermide umida del sogno
L’incontro tra l’oltre e il dentro di me
senza forma, caleidoscopiche emozioni
ruotavano come giostre di marmo
impastavano le mie mani di cera
s’appendevano in alto nella mente
non sapevo se potessero essere mie
mi occupavano, sopra la tunica di pelle
io ero loro, ma erano straniere
esule, la mia terra era lontana
Nel Cielo la porta poteva aprirsi
Ma non sapevo
ne l’ora ne il modo…
Mia cara,
queste tue riflessioni in poesia sono così dense di ispirazione che mi ci perdo.
Hai trovato una vena che pulsa sangue di pura poesia, non lasciarla, seguine il percorso con costanza e potrebbe portarti al cuore pulsante da cui ogni ispirazione parte…. qualcosa che io ritengo essere molto vicino al concetto di Dio.
L’ora e il modo per entrare saranno comunicati quando abbandoneremo ogni altro obiettivo.
ti abbraccio
daniel
Dici bene Daniel… ma è così difficile liberarsi dai tentacoli dellle assurdità mondane..
ti abbraccio
Fly